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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, III, 46
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originale
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[46] Cum igitur id, quod utile videtur in amicitia, cum eo, quod honestum est, comparatur, iaceat utilitatis species, valeat honestas. Cum autem in amicitia, quae honesta non sunt, postulabuntur, religio et fides anteponatur amicitiae; sic habebitur is, quem exquirimus dilectus officii. Sed utilitatis specie in republica saepissime peccatur, ut in Corinthi disturbatione nostri; durius etiam Athenienses, qui sciverunt, ut Aeginetis, qui classe valebant, pollices praeciderentur. Hoc visum est utile; nimis enim imminebat propter propinquitatem Aegina Piraeo. Sed nihil, quod crudele, utile; est enim hominum naturae, quam sequi debemus, maxima inimica crudelitas.
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traduzione
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46. Quando, dunque, si mette a confronto nell'amicizia ci? che sembra utile con ci? che ? onesto, venga meno l'apparenza dell'utile e prevalga l'onest?; quando, invece, nell'amicizia saranno richieste cose che non sono oneste, la coscienza e la lealt? siano preposte all'amicizia. Cos? verr? fatta quella scelta dei doveri, su cui si sta indagando.
Ma spesso, nel governo dello Stato, si commettono errori sotto un'apparenza di utilit?, come fecero i nostri nella distruzione di Corinto; ancor pi? duramente si comportarono gli Ateniesi, che decretarono il taglio del pollice per gli Egineti, forti sul mare. Questo parve utile, perch? Egina, per la sua vicinanza, minacciava troppo il Pireo. Ma niente che sia crudele ? utile; la crudelt?, difatti, ? in particolar modo nemica della natura umana, che noi dobbiamo seguire.
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